Donne che marciavano sotto il sole

di Cristina Judar

Scorsi poi delle donne, miriadi, emettevano grida armoniche, stringevano in mano pergamene con scritte a me sconosciute, portavano dei bambini, lottavano contro di una, contro due, e contro tutte, si amavano le une con le altre. Donne che marciavano sotto il sole.

 

Ana e Joan. La prima è il sole – moderna, vittima del consumismo e dei canoni estetici e comportamentali. La seconda è la notte –permeata da ancestralità, riti di passaggio e rivelazioni dell’inconscio. Accompagniamo le loro storie incrociate, seguendole in parallelo, giorno dopo giorno, mese dopo mese, fino al loro diciottesimo compleanno. Ma fate attenzione: Donne che marciavano sotto il sole non è solo il racconto del percorso di due giovani donne, è anche un romanzo che parla di sesso, violenza, persecuzione religiosa, attualità e negazione della libertà e dei diritti.
Un libro sull’importanza dei riti, dei sogni e della rivendicazione dei corpi, che mette in discussione i ruoli sociali attraverso la scrittura intensa e personale dell’autrice.

Traduzione dal portoghese di Alessia Andreoli, Gaia Bortolin, Margherita Castellaro, Iole Falsone, Livia Natalucci, Arianna Paradisi.

ISBN: 9788899958220

 

L’autrice

CRISTINA JUDAR nasce a São Paulo, è scrittrice e giornalista, autrice del romanzo “Oito do sete”, vincitore del Prêmio São Paulo de Literatura 2018 e finalista del Prêmio Jabuti nello stesso anno. Ha scritto la raccolta di racconti “Roteiros para uma vida curta” (menzione d’onore al Prêmio SESC de Literatura 2014) e le graphic novel “Lina” e “Vermelho, vivo”. “Donne che marciavano sotto il sole” è il suo secondo romanzo e la sua prima opera tradotta in italiano.