Operatio Buccellatum

di Eduardo Krause

Tradotto da: Margherita Barbieri

ISBN: 9788899958268

Vaticano, 2021. Dopo aver ricevuto una marea di denunce dal Brasile post-pandemia, la Chiesa Cattolica si trova di fronte a una delle più grandi minacce che abbia mai affrontato negli ultimi duemila anni: il terrorismo gastronomico. Questo dossier che avete tra le mani è la trascrizione del concilio finale assieme all’esito delle indagini sul caso. Se siete bravi cristiani, non leggete. In fondo, questo documento è segreto.

L’autore:

Eduardo Krause è nato nel 1980 a Porto Alegre, in Brasile. Il suo libro d’esordio – Pasta senza vino – storia di amori e sapori ambientata tra il Brasile e l’Italia, arrivata alla sesta ristampa – è stato scritto a Firenze, città dove ha vissuto per un anno. Il suo secondo romanzo –, Brava Serena – opera in cui riprende il tema italo-brasiliano, rendendo tributo a Roma e all’indimenticabile Marcello Mastroianni –, è stato finalista ai premi Minuano de Literatura e Troféu Alcides Maya dell’Accademia Rio-Gradense de Letras.

Ulteriori informazioni su Dramas – N(u)ove voci dal Brasile

 

Un piccolo assaggio...

Operatio Buccellatum

ARCHIVUM SECRETUM VATICANUM

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SCRIPTUM MMDCCCXVDCCXXVI – ANNO MMXXI

A/C

ARCIDIOCESI DI SAN SEBASTIANO DI RIO DE JANEIRO

CONCILIO FINALE DELL’OPERAZIONE CRACKER*

STENOGRAFIA DELLA SESSIONE TRAD. IN PORTOGHESE

DOCUMENTO RISERVATO

Sotto la testimonianza di Dio e del seminarista Filippo Penna Innocenti (STENOGRAFO qui presente che trascrive i fatti), ha inizio il concilio finale dell’OPERAZIONE BUCCELLATUM (OPERAZIONE CRACKER*, traduzione libera) alle ore otto e un minuto del giorno primo di aprile dell’anno duemilaventuno (d.C.), nella sala VI dell’ala VI dell’annesso VI della Città del Vaticano, nello stato del Vaticano. Si presentano: l’eminenza reverendissima cardinale Domenico Angelico Mangiapane (RELATORE del caso); l’eminenza reverendissima cardinale Enrico Palermo Malpensa (PROMOTORE ecclesiastico); il reverendo padre Giuseppe Trovatori (INTERPRETE); l’ex suora Benedita Graça da Silva (ACCUSATA UNO) e l’ex suora Maria Clara dos Santos (ACCUSATA DUE). La sessione si apre ufficialmente con le seguenti parole del RELATORE: “La sessione è ufficialmente aperta”. Successivamente, lo stesso procede alla presentazione dei suddetti. Le accusate salutano i rappresentanti ecclesiastici. I rappresentanti ecclesiastici si astengono dal ricambiare il saluto. Così, il RELATORE prosegue: “La Santa Chiesa Cattolica Apostolica Romana ringrazia le signore Benedita Graça da Silva e Maria Clara dos Santos per la loro presenza a questo concilio, essendosi entrambe rese disponibili volontariamente a venire dal Brasile per chiarire le accuse ricevute dalla Santa Sede negli ultimi mesi. Qui, avrete l’opportunità di difendervi o, come noi raccomandiamo caldamente, di chiedere perdono per la condotta culinaria inadeguata e per gli inconvenienti sociali e spirituali causati”. Dopo la traduzione dell’INTERPRETE, l’ACCUSATA UNO risponde: “Si figuri se ci lasciavamo scappare un viaggio in Italia a spese del Vaticano”, mentre l’ACCUSATA DUE si limita a un sorriso. Alle ore otto e nove minuti, il RELATORE pronuncia una preghiera a favore del buon andamento della sessione; e alle ore otto e diciotto minuti viene dato inizio alla lettura, anch’essa a opera del RELATORE, dei trentatré volumi del dossier dell’operazione. Alle ore undici e trentasette minuti, viene terminata la lettura. Interviene dunque il PROMOTORE: “Cari fratelli e sorelle, come possiamo vedere nella relazione”, ben presto interrotto dall’eminenza reverendissima medesima con un vigoroso colpo di tosse, allo scopo di svegliare le accusate assopite ormai da almeno due ore (stima dello STENOGRAFO, dato impreciso). Alle ore undici e trentotto minuti, dopo aver raggiunto l’obiettivo di svegliare le imputate, il PROMOTORE prosegue: “Vedete, preclaro relatore, come si prendono gioco di noi? Ma a differenza di queste signore, la Chiesa di Pietro non dorme di fronte all’ignominia! Perdonatemi, indolenti riformatori della fede cattolica, ma ai tempi della Santa Inquisizione una tale atrocità non sarebbe mai accaduta. La scellerata trasgressione di queste due empie ha diviso il Brasile, la più grande popolazione cattolica del pianeta, tra un’orda a favore della deriva morale da un lato, e i bravi cristiani dall’altro. E ancora peggio! Lo stesso terrorismo sacro si sta già diffondendo in altre nazioni! Come abbiamo potuto vedere durante la lettura del dossier, esistono testimonianze di atti simili in Argentina, Francia e Polonia. In quanto serve di Dio, le signore non si vergognano?”.